Dynatrace & ServiceNow: metti il pilota automatico alle IT Operations

Redazione Marketing

@Tow80

Gestire la complessità degli ambienti IT su larga scala e altamente dinamici di oggi è una grande sfida per i team di IT Operations. Ci si aspetta che essi eroghino servizi di business sempre più velocemente e che possano soddisfare le crescenti esigenze di performance dei clienti, con un costante saving sui costi. Diventano quindi indispensabili in questo scenario due aspetti critici:

  • avere una visione completa di come le prestazioni delle applicazioni possono influire sui servizi di business critici dell’azienda;
  • individuare in modo proattivo i problemi, prioritizzarli e risolverli rapidamente riducendo al minimo i disservizi.

Grazie all’integrazione tra Dynatrace e ServiceNow tutto questo è possibile, perché essa fornisce una visibilità in tempo reale sullo stato di tutto lo stack tecnologico e, permettendo di arrivare alla route cause in pochi secondi, aiuta ad evitare disservizi ed a risolvere in modo proattivo i problemi, prima che questi abbiano un impatto negativo sui clienti.

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Consentendo ai team di IT Operations di passare dalla mera risoluzione di problemi tecnici ad una maggior focalizzazione sulle esigenze di business, si favorisce la riduzione del TCO, si ottengono saving e quindi si possono fare investimenti, per esempio, nel cloud o nella Digital Transformation.

Ma come funziona l’integrazione?

Se dal canto suo Dynatrace, attraverso il suo motore di Intelligenza artificiale, è in grado di arrivare rapidamente alla causa del problema, ServiceNow con il suo modulo di ITOM è in grado di catturare gli eventi che arrivano da Dynatrace e fornire una visione completa sullo stato dei servizi di Business. Infatti, ServiceNow (ITOM) combina la visibilità dell’infrastruttura con la mappatura del servizio, il machine learning e tecniche di remediation per risolvere il più rapidamente possibili le problematiche.

Il risultato è una riduzione del Mean Time To Repair (MTTR), l’eliminazione dell’interruzione del servizio e in ultima analisi, un parco clienti soddisfatto.

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In breve, i benefici per chi adotta questa soluzione sono:

  • Visibilità delle performance e dello stato dei servizi business, fino al livello di container e microservizi;
  • Approccio proattivo attraverso l’utilizzo dell’AI (intelligenza artificiale) per migliorare la disponibilità dei servizi;
  • Riduzione dei tempi di disservizio e dei costi grazie alla remediation proattiva.

Andiamo ora ad analizzare in cosa consiste nel dettaglio l’integrazione tra i due prodotti

1. Apertura automatica di incident

Quando Dynatrace rileva un’anomalia nel proprio ambiente, invia automaticamente un “problem” e il suo possibile impatto a ServiceNow, che automaticamente lo trasforma in un incident sulla propria piattaforma.

2. Sincronizzazione del CMDB di ServiceNow

La gestione di un servizio altamente dinamico e delle relative infrastrutture applicative con un CMDB può essere macchinosa e soggetta a errori.

Dynatrace, attraverso il suo OneAgent, rileva e monitora automaticamente host, servizi e applicazioni in tempo reale, rileva deviazioni nel comportamento e sincronizza questi dati con ServiceNow. In particolare, consente:

  • Sincronizzazione automatica di host, processi, servizi e relative dipendenze, in tempo reale;
  • Rilevamento automatico dei servizi software, disponibilità dell’applicazione, errori e problemi di performance, che vengono quindi automaticamente sincronizzati nell’ambiente ServiceNow;
  • Collegamento automatico dei problemi rilevati con tutti i CI impattati presenti nel CMDB e mantenuti sincronizzati.
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3. ServiceNow ITOM

Dynatrace funge da fonte di eventi per il modulo ITOM di ServiceNow e quindi tutti gli eventi rilevati da Dynatrace (o Dynatrace Events) vengono inseriti nelle tabelle di gestione degli eventi SN. Il processo di Event Management, in base alle regole configurate, sarà in grado infatti di generare Alert, che andranno ad impattare i servizi di business visibili all’interno della Dynatrace dashboard.

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Grazie all’integrazione tra le due piattaforme, il team di IT Operations può quindi mettere il pilota automatico sulle attività di routine, e focalizzarsi sulle attività a maggior valore aggiunto.

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