La didattica aumentata, che prevede l’utilizzo delle tecnologie digitali per arricchire e trasformare i metodi di learning tradizionali (come la lezione frontale o lo studio sui libri di testo), stimola il ricorso a tecniche moderne di sviluppo applicativo.
Gli approcci Agile e DevOps permettono, infatti, di progettare e distribuire velocemente software a supporto dei programmi scolastici, in linea con le reali esigenze degli utenti (docenti e discenti). Tuttavia, richiedono un’organizzazione IT adeguata, competenze metodologiche e tecnologiche ad hoc, conoscenze sul settore dell’Education.
Optare per un’Agile Software Factory, gestita da un partner esperto e referenziato ma in stretta sinergia con i dipartimenti dell’istituto, rappresenta una valida soluzione per concretizzare le strategie di didattica aumentata; consente, infatti, di acquisire dall’esterno gli skill necessari, mantenendo il focus sulle dinamiche e sulle necessità della scuola.
Con l’emergenza Covid-19, gli istituti scolastici sono dovuti correre ai ripari, implementando rapidamente gli strumenti per consentire l’insegnamento da remoto: piattaforme di collaboration, potenziamento delle reti, soluzioni per la sicurezza dei dati e la gestione delle identità, ecc.
Oggi, si assiste a un consolidamento della tendenza, con una sempre maggiore integrazione tra metodi educativi classici e digitali. Tuttavia, la nuova normalità va oltre il semplice “distance learning” (la cosiddetta Dad che da qualche mese riempie i titoli dei giornali italiani) e si concretizza piuttosto nella didattica aumentata attraverso le tecnologie digitali.
Non si tratta più solamente di trasporre le dinamiche dell’insegnamento tradizionale nel mondo virtuale (ad esempio, trasmettendo le lezioni in streaming oppure condividendo il materiale didattico attraverso sistemi di cloud storage). L’obiettivo della didattica aumentata è piuttosto creare esperienze di apprendimento innovative, coinvolgenti e multichannel tramite lo sviluppo di nuove applicazioni (dai servizi di tutor online alle soluzioni di gamification) che sfruttano le tecnologie di ultima frontiera (piattaforme di collaboration, funzionalità analitiche, intelligenza artificiale, virtual & augmented reality e così via).
La capacità delle scuole di creare una student experience efficace dipende, quindi, dalla puntualità con cui vengono introdotti i software a supporto della didattica aumentata, che devono essere sviluppati rapidamente e allineati ai bisogni effettivi di insegnanti e alunni.
In questo contesto, il metodo Agile si rivela ottimale perché permette di accelerare il rilascio e ottimizzare le funzionalità del software a seconda delle necessità.
Sintetizzando, il processo di sviluppo è iterativo e incrementale, basato su cicli di attività brevi (sprint), release frequenti ed empirismo. Ogni due-quattro settimane, le squadre di developer rilasciano un incremento (ovvero una miglioria del software), che viene immediatamente testato. Gli utenti riportano agli sviluppatori il proprio feedback per la risoluzione di eventuali errori, risolti i quali si procede allo sprint successivo. Si prosegue così passo-a-passo verso la release finale dell’applicazione, con la possibilità di correggere la rotta in corso d’opera, consentendo, inoltre, agli utilizzatori di beneficiare da subito delle prime migliorie sviluppate.
L’approccio DevOps, invece, ha lo scopo di favorire la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti lungo l’intero processo di software lifecycle management (dallo sviluppo alla manutenzione), quindi Developers, Operations e addetti al Controllo Qualità.
Agile e DevOps sono metodi complementari, che insieme puntano a ottimizzare, accelerare e automatizzare la pipeline di gestione delle applicazioni, rispondendo alle necessità della didattica aumentata.
Se gli intenti Agile e DevOps sono chiari, meno banale è invece la declinazione del metodo all’interno della propria realtà. Come sviluppare i software necessari alla didattica aumentata raggiungendo gli obiettivi di efficienza, efficacia e velocità promessi dai due framework?
Rivolgersi a professionisti esperti su Agile DevOps e referenziati nel settore scolastico, può rappresentare una valida risposta. La scelta ottimale ricade infatti sul partner che propone soluzioni di Agile Software Factory, in grado di gestire i progetti applicativi in autonomia e di lavorare su obiettivi concordati di breve, medio o lungo periodo. In questo caso, la software factory non solo fornisce competenze specifiche (tecnologiche, metodologiche e in materia di didattica), organizzando e finalizzando l’intera pipeline di sviluppo, ma si confronta costantemente con il personale dell’istituto per allineare esigenze e requisiti. Così sarà possibile accelerare il rilascio e affinare la qualità delle applicazioni secondo il contesto scolastico di riferimento, realizzando iniziative di didattica aumentata ottimizzate in termini di tempo, costi e funzionalità.